Parco Archeologico
Privernum

Costruite nella seconda metà del II secolo d.C. sulle strutture della Domus dell’Emblema figurato, le terme di Privernum raccontano l’evoluzione della città romana e la cura per il benessere quotidiano. Con ambienti riscaldati, vasche marmoree e un ingegnoso sistema idraulico, rappresentano un esempio di architettura funzionale e raffinata.

L’impianto termale sorse sulle strutture della domus repubblicana, adattandone gli ambienti alle nuove esigenze.
Si accedeva attraverso le stesse fauci della casa, modificate con una fontana quadrangolare al centro.
Il vecchio atrio, ridotto e coperto da un tetto a due falde sorretto da quattro pilastri, fu trasformato in palestra.
Il mosaico originario fu tagliato per far spazio alle canalizzazioni delle acque e l’impluvium venne colmato.
Seguiva la sequenza classica di sale: frigidarium, tepidarium e calidarium.
Il frigidarium era pavimentato in opus sectile marmoreo e coperto da una volta a crociera con apertura centrale per lo scarico dell’acqua piovana. Ai lati si aprivano due vasche, una rettangolare e una semicircolare con finestra sul giardino. Le sale riscaldate, oggi parzialmente conservate, erano alimentate da un sofisticato sistema di ipocausti e tubuli che diffondevano aria calda dalle fornaci (praefurnia). L’acqua, raccolta in una cisterna e convogliata in condutture, veniva riscaldata in caldaie metalliche sospese sopra i focolari e poi distribuita nelle vasche.
Lo scarico avveniva attraverso fori collegati al sistema fognario, che convogliava le acque verso la rete pubblica.

La domus

Le mura

Le terme

La basilica altomedievale

L'opera idraulica

Il foro e il teatro

La Piana
di Mezzagosto

Informazioni
Biglietti e Orari

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La Cultura fa Sistema 2023. 
Intervento realizzato con il sostegno della Regione Lazio, L.R. 24/2019.

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